Parole giapponesi – Yūgen – 幽玄

uccelli che si alzano in volo con effetto mosso

Rumore improvviso, 18:06:46

La bellezza misteriosa e malinconica nascosta nell’attimo

Yūgen (幽玄) è uno dei concetti estetici più affascinanti e profondi della cultura giapponese, ed è difficile da tradurre con precisione in altre lingue perché non si riferisce a qualcosa di visibile o facilmente descrivibile, ma a una sensazione sottile e profonda.

Cos’è lo yūgen?

In senso letterale, yūgen unisce i kanji di “misterioso” (幽) e “profondo/oscuro” (玄), e si può rendere, in modo molto approssimativo, come “profondità misteriosa”. È la bellezza che si intuisce ma non si mostra tutta, quella che evoca più che spiegare, suggerisce più che rivelare. È il senso di meraviglia e malinconia che si prova davanti a una nebbia che avvolge le montagne, al volo di uno stormo che scompare all’orizzonte, al suono lontano di una campana, al rumore del vento. È una bellezza velata, che lascia spazio all’immaginazione, al silenzio, al sentimento dell’impermanenza.

onda del mare, particolare
Onda, particolare, 10:44:29

Yūgen lo possiamo trovare in quelle brevi poesie chiamate haiku, poche parole, ma capaci di evocare un intero universo emotivo, nel teatro Nō, con i suoi movimenti lenti, i silenzi, le maschere che celano più che mostrare, nella pittura e nella cerimonia del té, dove la semplicità e l’incompiutezza diventano forme elevate di raffinatezza, nelle composizioni floreali Ikebana, l’arte di comporre i fiori e farli vivere.

bosco in penombra
Sottobosco, Liguria, 15:13:47
foglie autunnali in una fontana di montagna
Foglie d’autunno, 12:06:23

Il concetto espresso con questa parola è molto orientale, ma possiamo vivere lo yūgen anche qui in occidente. Andare in giro con una macchina fotografica è la maniera più intensa per scoprire, guardando con attenzione tra le pieghe dei nostri boschi, del mare e della natura, che la materia, anche quando sembra immobile e quasi eterna, cela in realtà un aspetto molto dinamico, in perenne trasformazione, e chiunque può percepire questo mistero, non è necessario essere dei capoccioni per entrare in contatto con aspetti forse non immediatamente visibili, ma vivi e presenti, reali come carne ed ossa. Perché yūgen ci invita a rallentare, a guardare oltre l’ovvio, a cogliere la bellezza nell’invisibile, nel non detto, a coltivare uno sguardo sensibile, quasi meditativo, è una forma di educazione estetica ed emotiva.

riflesso al tramonto su una spiaggia
Spiaggia, Ventimiglia, 17:50:59
profilo in controluce di un paese di montagna con cielo blu e nuvoletta rossa
Bajardo (IM), 17:48:15
torrente visto dall'alto, crepuscolo
Torrente Borghetto al crepuscolo, 18:43:36
particolare di un canneto di bambù
Bambù, 18:38:07